venerdì 25 febbraio 2011

Il mistero del chilogrammo....... pesa meno di un chilogrammo

Dal 1889 è l'unità di base conservata in un caveau a Sevres, in Francia. Adesso si è scoperto che non è immutabile. Il lingotto di platino e iridio, ha perso 50 microgrammi. E nessuno sa perché 


SEVRES (FRANCIA) - Nessuno sa esattamente perché il prototipo internazionale del chilogrammo, in lega di platino e iridio e da sempre protetto con i più rigorosi criteri, pesi meno di quando fu realizzato, alla fine del XIX secolo. "È quello che mi chiedo anch'io", dice Terry Quinn, direttore emerito dell'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure di Sèvres, alla periferia di Parigi. È qui che il chilogrammo  -  il campione universale su cui si misurano tutti gli altri chilogrammi - è conservato, in condizioni controllate stabilite nel 1889, in un caveau sotterraneo che può essere aperto solo con tre chiavi diverse custodite da altrettante persone.

Il cambiamento, scoperto quando il prototipo è stato messo a confronto con le sue copie ufficiali, ammonta solo a circa 50 microgrammi, equivalenti alla massa di un minuscolo granello di sabbia, ma rivela che il prototipo ha fallito il suo compito primario, quello di essere un punto fermo di stabilità in un mondo di incertezza.

Questo significa, dicono gli scienziati, che è giunto il momento di trovare un nuovo modo di calcolare il chilogrammo, che gode attualmente di una definizione deliziosamente frustrante: "Un'unità di massa uguale alla massa del prototipo internazionale del chilogrammo".
Secondo Peter J. Mohr, fisico teorico presso il National Institute of Standards and Technology di Gaithersburg, nel Maryland, si tratterebbe di basare il futuro chilogrammo su una costante
fisica fondamentale e non su un oggetto incostante. "Vogliamo avere qualcosa che non cambi", dice, "per poter avere un sistema di misurazione stabile".
Il chilogrammo è l'ultima unità di misura di base che sia stata espressa nei termini di un oggetto manufatto (suo "cugino", il prototipo internazionale del metro, venne mandato in pensione nel 1960, quando gli scienziati ridefinirono la misura. Poi, la ridefinirono nuovamente nel 1983. Ufficialmente, oggi un metro è: "la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299.792.458 di secondo").

Gli scienziati hanno ora dei piani altrettanto arditi per il chilogrammo, e di fatto per molte altre unità di misura di base. Una bozza di risoluzione da presentare alla Conferenza generale sui pesi e le misure, che si svolgerà in ottobre, racchiude nuove e migliorate definizioni per l'ampere, la mole e la candela. "Sarebbe il più grande cambiamento nella metrologia da quando venne introdotto il sistema metrico durante la Rivoluzione francese", dice Quinn.
Tutto ciò è molto emozionante e rivoluzionario, ma è più facile dirlo che farlo. La nuova definizione proposta per il chilogrammo si basa su una quantità fisica nota come la costante di Planck  -  una costante amata dai fisici quantistici ma ancora non espressa con la precisione necessaria. Per anni, diverse équipe in tutto il mondo hanno lavorato per misurare la costante di Planck entro un grado di incertezza accettabilmente basso. Per Michael Kuhne, attuale direttore dell'Ufficio misure, una decisione potrebbe richiedere altri cinque o dieci anni. O forse no. "Ci aspettiamo tutti dei risultati eccellenti dagli esperimenti, ma non ho la sfera di cristallo".
Tutto ciò non intende denigrare il chilogrammo, che rimane al sicuro sotto tre campane di vetro. Finché non entrerà in vigore una nuova definizione, il prototipo rimane l'ideale platonico  -  talmente prezioso da essere stato rimosso dalla sua custodia solamente tre volte in tutta la sua vita (per essere messo a confronto con tutte le altre copie), talmente singolare che i francesi lo chiamano "Le Grand K", e talmente simbolico che a volte chi scrive sulle riviste scientifiche lo designa semplicemente con la lettera gotica K.

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