sabato 26 febbraio 2011

I graffiti di Farto: scrosta l'intonaco con i petardi



Alexandre Farto, giovane artista portoghese che si fa chiamare Vhils, si è messo recentemente in luce per la sua capacità di realizzare grandi ritratti grattando l'intonaco di vecchi muri. La sua arte a quanto pare ha raggiunto un livello superiore: questo video mostra infatti come Vhils riesca ora a incidere le facciate degli edifici utilizzando piccole quatità di esplosivo posizionate con precisione millimetrica. E così, quando la polvere dell'intonaco appena saltato si dirada, il muro bianco presenta dei danni che si fa fatica a definire tali.

venerdì 25 febbraio 2011

Il mistero del chilogrammo....... pesa meno di un chilogrammo

Dal 1889 è l'unità di base conservata in un caveau a Sevres, in Francia. Adesso si è scoperto che non è immutabile. Il lingotto di platino e iridio, ha perso 50 microgrammi. E nessuno sa perché 


SEVRES (FRANCIA) - Nessuno sa esattamente perché il prototipo internazionale del chilogrammo, in lega di platino e iridio e da sempre protetto con i più rigorosi criteri, pesi meno di quando fu realizzato, alla fine del XIX secolo. "È quello che mi chiedo anch'io", dice Terry Quinn, direttore emerito dell'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure di Sèvres, alla periferia di Parigi. È qui che il chilogrammo  -  il campione universale su cui si misurano tutti gli altri chilogrammi - è conservato, in condizioni controllate stabilite nel 1889, in un caveau sotterraneo che può essere aperto solo con tre chiavi diverse custodite da altrettante persone.

Il cambiamento, scoperto quando il prototipo è stato messo a confronto con le sue copie ufficiali, ammonta solo a circa 50 microgrammi, equivalenti alla massa di un minuscolo granello di sabbia, ma rivela che il prototipo ha fallito il suo compito primario, quello di essere un punto fermo di stabilità in un mondo di incertezza.

Questo significa, dicono gli scienziati, che è giunto il momento di trovare un nuovo modo di calcolare il chilogrammo, che gode attualmente di una definizione deliziosamente frustrante: "Un'unità di massa uguale alla massa del prototipo internazionale del chilogrammo".
Secondo Peter J. Mohr, fisico teorico presso il National Institute of Standards and Technology di Gaithersburg, nel Maryland, si tratterebbe di basare il futuro chilogrammo su una costante
fisica fondamentale e non su un oggetto incostante. "Vogliamo avere qualcosa che non cambi", dice, "per poter avere un sistema di misurazione stabile".
Il chilogrammo è l'ultima unità di misura di base che sia stata espressa nei termini di un oggetto manufatto (suo "cugino", il prototipo internazionale del metro, venne mandato in pensione nel 1960, quando gli scienziati ridefinirono la misura. Poi, la ridefinirono nuovamente nel 1983. Ufficialmente, oggi un metro è: "la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299.792.458 di secondo").

Gli scienziati hanno ora dei piani altrettanto arditi per il chilogrammo, e di fatto per molte altre unità di misura di base. Una bozza di risoluzione da presentare alla Conferenza generale sui pesi e le misure, che si svolgerà in ottobre, racchiude nuove e migliorate definizioni per l'ampere, la mole e la candela. "Sarebbe il più grande cambiamento nella metrologia da quando venne introdotto il sistema metrico durante la Rivoluzione francese", dice Quinn.

domenica 20 febbraio 2011

Londra, il grattacielo della rinascita... è italiana la torre più alta d'Europa





The Shard, disegnato da Renzo Piano, sarà pronto nel 2012. Già visibile da tutta la città, viene celebrato come il simbolo della ripresa dopo la crisi. Ma al principe Carlo non piace: "Sembra una saliera"

 

LONDRA - Lo si vede già da quasi ogni angolo della città. Ma per il momento è nudo, incompleto e non ancora del tutto cresciuto. Quando sarà terminato, nel 2012, diventerà il grattacielo più alto di Londra e di tutta Europa: 310 metri, 87 piani, un cono di luce, interamente rivestito di pannelli di vetro, che lo faranno risplendere sulla più grande metropoli del continente. A progettarlo è stato un architetto italiano, Renzo Piano, le cui opere adornano mezzo mondo, dal museo Pompidou di Parigi alla nuova sede del New York Times nella Grande Mela, vincitore del premio Pritzker, il Nobel dell'architettura, che ora mette la sua firma anche in cima, per così dire, alla capitale britannica. Un italiano sul tetto di Londra è la conferma che, per quanto ne dica il primo ministro David Cameron, il multiculturalismo è vivo e vegeto in questa città che cambia pelle in continuazione, mescolando vecchio e nuovo, antico e moderno, classico e avanguardia. E non a caso The Shard, il nome del nuovo grattacielo (alla lettera significa "coccio", "frammento"), ha messo d'accordo perfino laburisti e conservatori, fu un sindaco di sinistra, Ken Livingstone detto "il Rosso" ad autorizzare con entusiasmo la sua costruzione, è un sindaco di destra, Boris Johnson, a salutarlo adesso come "un chiaro e illuminante esempio della fiducia nell'economia di Londra".


giovedì 17 febbraio 2011

Il mulino di Escher ora è reale: ma il trucco qual è?

 


Il mulino di Escher è stato solo un gioco prospettico partorito dalla mente geniale di un grafico olandese del secolo scorso. Fino a oggi però era rimasto "fermo" sulla carta, senza trovare applicazioni reali. Uno studente tedesco ha invece dimostrato che è possibile, o almeno ha creato l'illusione che si possa fare. L'acqua sembra percorrere in salita il canale, come nella famosa incisione. Fino a qui è tutto un gioco di prospettiva, luci e posizione della telecamera. L'acqua però poi ricade davvero nella vasca da cui era partita, azionando la ruota che la rimette in circolo in un moto perpetuo. E qui cominciano le ipotesi. Naturalmente il trucco c'è, ma nessuno ancora lo sa spiegare e il geniale inventore non sembra avere nessuna intenzione di svelare il suo segreto. Nonostante le preghiere di centinaia di utenti che su Youtube hanno visto il suo video e lo supplicano di "illuminarli". La spiegazione più gettonata, al momento, poco romantica ma plausibile, è quella che degli effetti speciali, una rielaborazione del video al computer.

martedì 15 febbraio 2011

Usa, Svelata la ricetta top secret della Coca Cola





La fotografia della ricetta originale della Coca Cola scritta da un amico del farmacista John Pemberton

La ricetta della Coca-Cola è uno dei segreti commerciali più gelosamente custoditi al mondo: chiusa in un caveau di una banca americana ad Atlanta, con solo due dipendenti del colosso Usa, uno a volta, autorizzati a conoscerne gli ingredienti, è stata scoperta dal sito Usa Thisamericanlife in un giornale del 1979.
Segreto svelato, quindi, 125 anni dopo l'arrivo della Coca-Cola sul mercato, per mano del farmacista John Pemberton: il sito ha infatti rintracciato un articolo pubblicato 32 anni fa da un giornale locale di Atlanta, 'Atlanta Journal-Constitution', in cui, a pagina 28, appare la lista degli ingredienti e delle rispettive dosi. 

La ricetta sarebbe stata scritta da un amico di Pemberton, che precisa come gli ingredienti della Coca-Cola siano "aromi naturali, compresa la caffeina, insieme ad acqua gassata, zucchero, acido fosforico e coloranti". La formula riporta le dosi esatte anche delle essenze necessarie per ottenere l'ingrediente segreto della Coca Cola, indicato come '7X'. Sebbene rappresenti solo l'1% della bevanda, infatti, sarebbe proprio '7X' a conferire alla famosa bevanda il suo inimitabile sapore.
 
Il sito ha quindi chiesto allo storico Mark Pendegrast, autore di una storia della bevanda, di valutare l'autenticità del testo: "Credo sia sicuramente una versione della formula". Se dovesse risultare vera, sarebbe così stata svelata la formula segreta di uno dei marchi più prestigiosi al mondo.